C'è di + - Diventiamo grandi insieme

Che cos'è?

"C'è di più. Diventiamo grandi insieme" è l’incontro nazionale dei bambini e ragazzi dell’Acr e dei Giovanissimi il 30 ottobre 2010 a Roma, momento importante nel percorso della vita di tutta l’Azione Cattolica e ponte e passaggio verso l’anno associativo 2010/2011, ultimo di un triennio caratterizzato dall’orizzonte della santità, della cura educativa e della passione per il bene comune.
 
In particolare l’anno 2010/2011 pone l’accento sulla capacità e sulla possibilità dei più piccoli di essere davvero protagonisti della vita della Chiesa e del mondo, partecipando attivamente alla vita del popolo di Dio, chiamati a portare il loro originalissimo contributo all’edificazione del Regno.
 
L’appuntamento prende forma a partire da un’attenzione al coinvolgimento in prima persona di tutti, in particolare dei bambini, dei ragazzi e dei giovanissimi, perché si sentano sempre più partecipi e parte viva e creativa della comunità cristiana e civile. Nel ritrovarsi insieme si fanno compagni di strada, attenti all’invito di Gesù a essere “sale della terra e luce del mondo”, per condividere e realizzare insieme un progetto per il quale hanno da dire e da dare.
 
In questo percorso sono pienamente coinvolti giovani e adulti, chiamati ad uno stile educativo capace di accompagnare e di essere sempre più segno di una storia viva. Raccontare e trasmettere la storia di cui si è eredi e protagonisti, prendendosi a cuore a vicenda e spendendosi l’uno per l’altro, rende possibile l’incontro tra generazioni e l’edificazione insieme di una casa e di un mondo capace di riflettere la bellezza e la pienezza di Cristo.
 

Quattro attenzioni da non dimenticare

L’incontro nazionale si pone all’interno di una cornice generale che richiama alcune dimensioni:

  • la collocazione temporale (a ridosso della solennità di Tutti i Santi) richiama in maniera forte le figure esemplari dei santi.
  • l’anno 2010 – inizio per la Chiesa Italiana di un decennio dedicato all’educazione – fa sì che l’incontro apra lo spazio per un contributo agli orientamenti dei vescovi coinvolgendo in prima persona le nuove generazioni. Un segno concreto che richiama la responsabilità della “trasmissione della vita ai più piccoli”.
  • un appuntamento rivolto all’Acr e ai Giovanissimi insieme, che si pone nella dimensione di un’attenzione particolare al passaggio tra pre-adolescenza e adolescenza (espressa anche con l’intersezione dei cammini formativi tra la fascia dei 12/14 e giovanissimi dal prossimo anno).
  • un’occasione in cui tutta l’associazione insieme è chiamata a contribuire, a mobilitarsi e a fare la propria parte: lo stile e il linguaggio dell’Ac è chiamato ad esprimersi nella sua unità, come una realtà che forma il cristiano, “nella sfida della vita quotidiana, esperti della splendida avventura… di far incontrare il Vangelo con la vita, con il linguaggio dei laici, dedicati alla propria Chiesa, in associazione, cioè insieme” (cfr. Introduzione al Progetto Formativo dell'Azione Cattolica Italiana).